"Entro due anni l'Ip Tv sarà un servizio largamente diffuso, diverrà di uso comune così come è oggi l'Adsl. ... entro il 2010 l'Ip Tv sarà la piattaforma più economica per portare l'entertainment ai clienti. Non dimentichiamo inoltre che un modem Adsl oggi costa un decimo di quanto costasse quattro anni fa"
Massimo Castelli, Responsabile Marketing Telecom Italia, 31/7/2006 AIIP, Anti Digital Divide, Assoprovider ed il Consorzio Voipex, promotrici dell'iniziativa www.regoleperiptv.it, ritengono che, come spiegato nel testo dell'appello, il mercato dei servizi televisivi via cavo IP vada regolamentato. |
Perchè questo appello ?Le scriventi organizzazioni condividono la proposta di regolamentazione del mercato radiotelevisivo presentata a Bruxelles da AGCOM, ad eccezione del punto riguardante la TV via Cavo IP (domanda 13 della consultazione pubblica), per la quale chiedono un intervento a tutela del pluralismo dell'informazione e dei diritti degli utenti.La neutralità del mezzo trasmissivo è ormai connaturata in noi grazie all'esperienza quotidiana che ne facciamo. Anche Internet, per come la conosciamo oggi, non è discriminatoria: ogni utente, a prescindere dall'operatore di accesso, può fruire liberamente di qualunque contenuto, a prescindere di quale operatore venga usato dall'editore. Questa libertà è un valore che non deve andare perduto. |