Recinti in Italia



Non si tratta di una discussione su temi eterei.
In un recente passato Telecom Italia ha realizzato un servizio con dei contenuti che era accessibile in esclusiva ai propri abbonati di Accesso, discriminando la minoranza degli utenti che utilizzava un altro operatore di accesso.
Il servizio era denominato "Rossoalice", successivamente ribattezzato "La Casa di Alice".
Nel contempo Telecom Italia discriminava l'accesso dei propri utenti a contenuti posti all'esterno del proprio "giardino recitato", mediante politiche tariffarie penalizzanti

La questione arrivò alla DG Concorrenza a Bruxelles per effetto di un esposto della Associazione Italiana Internet Provider ed ottenne, in patteggiamento con TI, che
  • venissero meno le discriminazioni agli abbonati di accesso di TI per l'accesso a contenuti situati all'esterno di TI stessa, e che
  • il servizio chiuso "Rossoalice" fosse aperto anche agli abbonati di accesso di altri operatori
La chiusura dei contenuti agli utenti di accesso di altri operatori, da parte di Telecom Italia, è stata reiterata di recente con "Alice Home TV", a due livelli: di rete e di dispositivo di fruizione (set top box). I Concorrenti hanno depositato in AGCOM diffide a TI dal commercializzare AliceTV.

Alla base di tutto c'è il semplice trasporto dei bit sulla rete, servizio che, per non creare distorsioni sul mercato, deve essere assicurato ad un prezzo affrontabile per il consumatore e congruo per i concorrenti. Successivamente si innestano altre questioni quali la chiusura del decoder, eventuali contratti con effetti escludenti e i diritti dei cittadini ad essere informati e degli editori ad informare, senza discriminazione.

Per quanto concerne lo strato base, il trasporto del flusso dei bit, l'Autorità delle Comunicazioni ha costituito un "Tavolo di lavoro" per gli operatori riguardante la cosiddetta "offerta Bitstream" che, se correttamente implementata, dovrebbe permettere la replicabilità del servizio trasmissivo su cui si basa l'offerta Alice Home TV, sia a livello tecnico che tariffario.

Purtroppo Telecom Italia ha prodotto una prima proposta per questa offerta con circa quattro mesi di ritardo rispetto alla data prevista dalla delibera dell'Autorità (già in ritardo rispetto alla scadenza prevista dalla Direttiva Europea 2002/21/EC) ed ora viene richiesto agli operatori concorrenti un tempo di riesame di pochi giorni.

Va anche evidenziato che nella documentazione prodotta da Telecom Italia il 10 luglio sono assenti parametri tecnici fondamentali e financo i valori economici! Quale operatore in quale mercato può basare le proprie prospettive su simili presupposti ?



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