Il problema della privacy



In una struttura di erogazione e fruizione di contenuti in cui la rete svolge una funzione di disaccoppiamento tra utenti ed editori, si ha una implicita tutela degli uni e degli altri.

L'etere disaccoppia ricevitore ed editore, per cui solo l'utente sa cosa ha sintonizzato.

Anche Internet svolge questo ruolo di disaccoppiamento.

L'operatore di accesso di un utente conosce e, sulla base delle disposizioni antiterrorismo tiene traccia, di
  • quali credenziali di utente sono state presentate all'accesso,
  • da che numero di linea telefonica sono state presentate queste credenziali (quando questa informazione è disponibile),
  • quale indirizzo IP (una sequenza di 4 numeri del tipo 191.11.25.32) è stato assegnato all'utente,
  • data e ora di inizio dell'accesso,
  • data e ora di fine dell'accesso.
L'operatore che eroga il contenuto (siano esse pagine web o un servizio quale messaggeria, posta elettronica, ecc) conosce e, sulla base delle disposizioni antiterrorismo tiene traccia, di
  • quale contenuto è stato fruito
  • quale indirizzo IP ha fruito il contenuto
  • a che ora il contenuto è stato fruito
  • altre informazioni specifiche di ciascun servizio (ad esempio, per la posta elettronica, a chi e' stato inviato un messaggio)

Solo sulla base di una acquisizione ed incrocio di queste informazioni, ottenute da operatori distinti sulla base di un mandato di una autorità competente, è possibile stabilire chi ha fruito cosa e quando.


Al contrario, in una rete integrata in cui accesso ed erogazione sono prestati dallo stesso operatore, questo operatore conosce con precisione chi fruisce di cosa, quando e da dove.

Non si tratta esclusivamente di un profilo di privacy e di garanzia dei diritti individuali, peraltro di assoluta rilevanza sociale, ma anche di un profilo economico: basti pensare al ruolo dell'Auditel nella determinazione dello spostamento di ingentissimi flussi finanziari. A questo proposito basti pensare che il nuovo servizio IPTV di Telecom Italia è stato lanciato senza nessuna previsione per quanto riguarda la rilevazione di ascolto, nonostante la recentissima delibera 85/06/CSP dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che stabilisce una serie di criteri per riformare il sistema Auditel anche con rapporto ai nuovi media.



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