Gli investimenti



Per chi dispone già di palazzi, centrali, rete di rame di accesso e rete di trasporto in fibra ottica, gli investimenti necessari per consentire di portare video sul cavo di rame, realizzando quindi la TV via cavo anche in Italia sono complessivamente ingenti ma comunque a valori marginali decrescenti.

L'apparato da porre in centrale, all'altra estremità del filo che raggiunge le nostre case, costa circa 60 euro per ogni cavo di rame servito (circa un euro al mese per cinque anni)

Il problema del trasporto del segnale in casa tra la presa del telefono ed il televisore è oggi risolto grazie alla "Powerline Communication" che consente di utilizzare la rete elettrica domestica anche come rete dati ad alta velocità inserendo solamente due piccoli scatolotti alle prese elettriche dei dispositivi che devono comunicare.

Un set top box (di livello base) per IPTV (il "decoder" IPTV da collegare al televisore) già oggi ha un costo assai contenuto, nell'ordine delle decine di euro. Ma non è detto che il set top box dell'operatore A possa ricevere l'IPTV dell'operatore B; anzi, ad oggi non può, cosa per la quale è auspicabile un pronto intervento di chi vi è preposto, finalizzato ad assicurarne l'interoperabilità.

Già oggi vengono trasmesse, ad alta qualità, su un ridotto numero di utenti, le partite di calcio della Seria A e sono disponibili varie centinaia di film in "Video On demand", la videoteca via cavo; per fine anno vengono promessi contenuti in alta definizione e nel corso del 2007 altre funzionalità.

Siamo ancora lontani da modelli di "televisione partecipativa" e senza dover pensare alla "televisione interattiva" del futuro, le applicazioni innovative già disponibili e di prossima introduzione riguardano

  • Timeshifting: possibilità di rivedere dall'inizio una trasmissione già iniziata o di sospenderla e riprenderla, o di fruirla in differita di alcuni minuti
  • DVR: videoregistratore "virtuale" che consente di fruire un contenuto videoregistrato da qualunque televisore di casa (anche contemporaneamente)
  • Multiscreen TV: condivisione di trasmissioni ed interazione in tempo reale in comunità di telespettatori
La televisione via cavo nei decenni scorsi negli USA si è sviluppata anche perchè la popolazione è fortemente concentrata in poche grandi città di recente costruzione e pertanto con possibilità di stesura di cavi con costi non ingenti.

In Europa, al contrario erano necessari ingentissimi investimenti per stendere i cavi, fare costosissimi scavi, fare nuove canaline nei palazzi, con una urbanizzazione fortemente distribuita sul territorio e in città storiche.

Non sorprende che l'offerta di TV via Cavo in Europa non si sia mai costituita.

Oggi però, grazie all'evoluzione tecnologica e la possibilità di trasportare il segnale video nel cavo d rame telefonico esistente, con il protocollo di Internet, questo scenario è destinato a cambiare..

La TV via IP e le funzioni aggiuntive hanno, come visto, un costo marginale trascurabile, incrementale a quello dell'accesso a larga banda e telefonico.

Il venir meno di questa barriera economica realisticamente abiliterà anche in Italia uno spostamento della tv tradizionale dall'etere al cavo in misura massiccia (negli USA il 70% delle case è abbonato via cavo, FCC).


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